La vita e la tecnica del più grande cavaliere del XIX secolo.

La vita e la tecnica del più grande cavaliere del XIX secolo.

Il libro di Guillame Henry e Marine Oussedik, François Baucher. L’uomo, il metodo, pubblicato da More than a Horse

Quando finalmente, la sera del 23 settembre 1840, fecero il loro ingresso in scena, nel Circo degli Champs-Élysées calò un silenzio assoluto. François Baucher, in sella a Gericault, avanzò sino al centro della pista e qui lo mantenne perfettamente immobile mentre, con un lento gesto circolare, salutava il pubblico con il suo bicorno. Scoppiò allora un applauso fragoroso. Quella sera, tutta la Parigi che contava, non solo quella degli appassionati d’equitazione, s’affollava sulle gradinate e nei palchi. Tutti erano venuti a vedere il celebre cavaliere, che aveva scommesso di presentare in pubblico quel magnifico purosangue, considerato assolutamente indomabile, dopo solo un mese e mezzo di addestramento.
È la sera del trionfo di Baucher, il saltimbanco, il più abile cavaliere francese del XIX secolo, che aveva messo a punto un metodo di addestramento innovativo e che era diventato celeberrimo esibendosi nel circo parigino, eseguendo con i suoi cavalli esercizi di difficoltà strabiliante, molti dei quali mai eseguiti prima di lui. A lui si contrapponeva il conte d’Aure, grande cavaliere aristocratico, promotore di una visione profondamente diversa dell’equitazione. La loro disputa, che divise in campi avversi non solo i francesi, ma buona parte degli appassionati d’Europa, ha segnato la storia dell’equitazione moderna. Idolatrato dagli uni e odiato dagli altri, Baucher è stato protagonista di una vicenda umana avvincente come un romanzo e il suo metodo, contraddistinto da una prima e da una seconda maniera, ha suscitato aspre polemiche.
In François Baucher. L’uomo, il metodo (More than a Horse, 2024) la parabola di questo straordinario uomo di cavalli viene raccontata, con grande esattezza, ma anche in modo godibile e suggestivo, da Guillaume Henry, scrittore, storico, editore e istruttore d’equitazione formato a Saumur. Magnificamente illustrato da Marine Oussedik, artista di fama internazionale appassionata dall’universo equestre, questo libro ci porta nel cuore di un secolo in cui il cavallo era al centro della vita sociale e la rivalità tra due grandi cavalieri suscitava entusiasmi e critiche. Anno dopo anno, l’opera segue il cammino del maestro e la messa a punto del suo metodo, analizzando i grandi principi del baucherismo e il pensiero del suo celebre autore. Un libro interessante da leggere e bello da sfogliare.
La sua pubblicazione, ai primi di luglio 2024, è una nuova tappa del nostro progetto editoriale, che si pone l'obbiettivo di rendere accessibili al pubblico italiano le più belle pagine sull’equitazione e sui cavalli. Un progetto che nel primo semestre di quest’anno si è concretizzato anche nelle nuove edizioni della bella raccolta di racconti di Patrizia Carrano, Notturno con galoppo, delle Questioni equestri, del Generale L’Hotte, tradotte dal colonnello Paolo Angioni, e de Le opere della cavalleria. La tradizione italiana dell'arte equestre durante il Rinascimento e nei secoli successivi di Giovanni Battista Tomassini.
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